Il volume si prefigge un duplice obiettivo. Fornito un inquadramento sulle fonti internazionali ed europee ed offerti alcuni spunti per definire il negazionismo (Capitolo I), la ricerca si focalizza anzitutto sulla giurisprudenza delle Alti Corti in materia di limiti consentiti alla libertà di espressione sul discorso storico; passa quindi allo studio dei princìpi applicati dalla Corte EDU al negazionismo olocaustico per approdare ad un esame critico della sentenza Perinçek (Capitolo II). Per concludere, viene tentata un’ipotesi di lettura sulle ricadute che la decisione della Grande Camera potrà produrre sul piano degli ordinamenti interni (Capitolo III)