Attraverso l’esame approfondito dell’europeizzazione di tre parlamenti dell’area centro-orientale, il volume offre la prospettiva di ordinamenti deboli della periferia europea, spesso negletti dagli studi prevalentemente focalizzati sulle esperienze consolidate o più risalenti. Ne esce l’immagine di una problematica europeizzazione organizzativa e procedurale derivante dal Trattato di Lisbona, radicata nei tortuosi percorsi di costruzione statuale e ancorata a fattori di natura istituzionale, politica e strutturale. Dal carattere recessivo della realtà dei tre parlamenti derivano l’incapacità di agire “politicamente”, la prevalenza di approcci di difesa nazionale e burocratici e asimmetrie nella capacità di determinazione dell’indirizzo politico della polity europea. L’analisi porta a sostenere la stretta connessione tra l’esigenza di ridefinire il ruolo dei parlamenti nazionali e l’urgenza di una riforma istituzionale del sistema europeo verso soluzioni di tipo federale.