Come si comprende il “mondo” della contabilità pubblica? La complessità del sistema contabile pubblico si caratterizza, per tradizione, dalla presenza di normative specifiche, per ogni tipologia di Ente pubblico (Stato, Regioni, Enti Locali, Università, Aziende Sanitarie, Scuole, Enti previdenziali, etc.), che delineano differenti sistemi contabili e schemi di bilancio non omogenei. Un tentativo di porre fine all’eterogeneità contabile è stato effettuato mediante il processo di armonizzazione, che ha interessato una varietà di Amministrazioni pubbliche. L’armonizzazione contabile, però, è una condizione necessaria, ma non sufficiente per avere un risultato utile al governo della complessità, tipica del sistema Pubblico. Occorre un approccio più ampio che consenta di cogliere, non solo gli aspetti tecnici, insiti in un sistema di contabilità finanziaria ed economico-patrimoniale, ma che tenga conto del reale significato dei valori stessi, al fine di indirizzare una concreta azione di governo dell’Ente. Questo testo si propone di fornire agli amministratori, ai dirigenti e ai soggetti che si relazionano con gli enti pubblici una visione “unitaria” della contabilità pubblica, intesa come sistema di governo dell’Ente. Tale approccio, di tipo economico-aziendale, si basa sulla necessità di utilizzare il sistema contabile pubblico, non solo per rispondere ai vincoli normativi, di tipo nazionale ed europeo, ma soprattutto per avere informazioni utili alla corretta gestione dell’Ente, per assumere decisioni significative, che derivano dalla sostanza dei conti, e che determinano i reali livelli di economicità pubblica.