Il principio della presunzione di non colpevolezza dispiega, nel suo risvolto trattamentale, un’efficacia performante sulla regolamentazione dei rapporti tra tempo e custodia cautelare. In diretta attuazione del paradigma costituzionale, il legislatore ha, dunque, costruito un sistema che rinviene nella previsione di invalicabili limiti cronologici alla detenzione ante iudicatum (art. 303 c.p.p.) e nel principio di compatibilità tra diversi stati detentivi (art. 297 comma 5 c.p.p.) i suoi pilastri fondamentali.