L’espressione “contratto preliminare” non descrive un fenomeno unico, ma figure diverse, sia per gli interessi concreti da realizzare, sia rispetto alle caratteristiche strutturali di ognuna di esse; la complessità rappresenta, quindi, una chiave di lettura imprescindibile per la valutazione delle molteplici e diversificate situazioni di interessi verso la cui realizzazione tendono le parti che lo stipulano. La stessa complessità ed i multiformi profili funzionali inducono al superamento della concezione unitaria dell’istituto ed alla necessità di effettuarne una scomposizione in una pluralità di figure diverse sotto l’aspetto strutturale e funzionale, ma dotate, nello stesso tempo, di caratteri comuni.