L’Italia dei Comuni, da oltre vent’anni, è oggetto di riforme che fanno parte del più generale tentativo di innovare la pubblica amministrazione. Tali riforme si sono rese necessarie per due motivi principali: da un lato, l’insostenibilità economica di un sistema pubblico così come era strutturato e, dall’altro, la necessità di modernizzarlo in modo coerente e credibile rispetto all’impianto costituzionale. Inoltre, la crisi della finanza pubblica e la correlata esigenza di ridurre la spesa si accompagnavano ad una crescente insoddisfazione dei cittadini, a causa della diffusa percezione di inefficienza del sistema pubblico. A partire, poi, dai primi anni Duemila, il tema della dimensione più efficiente delle Città ha riscosso un crescente interesse, per le potenzialità di queste di migliorare l’equilibrio territoriale. Questo volume intende fornire un contributo alla riflessione su alcune prospettive di sviluppo per il sistema di governo comunale, nel tentativo di offrire al lettore una “cassetta degli attrezzi”, il più possibile scientificamente rigorosa, per individuare lo strumento più idoneo di crescita per l’assetto comunale, analizzando il contesto istituzionale, amministrativo e socio-economico. Ponendo come filo conduttore le potenzialità degli strumenti di “cattura del valore” si vuole sottolineare come il governo locale dovrebbe valersi dell’opportunità di personalizzare questi dispositivi non solo in relazione alle specifiche caratteristiche del contesto territoriale di applicazione ma anche in riferimento alla ottimizzazione del rapporto tra risorse impiegate e risultati ottenuti.