Suddiviso idealmente in quattro parti, il libro ha ad oggetto il tema dell’efficienza amministrativa. Muovendo dal contesto attuale della scienza amministrativa, l’autore si propone di adottare il metodo dell’analisi economica del diritto per ricostruire e interpretare alcuni istituti di diritto amministrativo positivo che sono maggiormente connessi allo studio del concetto di efficienza. Non può sfuggire, tuttavia, come tale proposito preveda l’impiego di un metodo non giuridico e pertanto sorgono spontanei alcuni dubbi. È possibile applicare uno strumento non giuridico? E, più in generale, è possibile nella scienza giuridica e particolarmente in quella amministrativa ricorrere o meno ad un metodo extragiuridico? Risolti tali dubbi, l’autore applica il metodo dell’analisi economica al diritto amministrativo col fine di studiare il criterio di efficienza, rilevando come di frequente tale metodo postuli un concetto solo ‘economico’ di efficienza il quale genera gravi effetti nel diritto amministrativo. Insoddisfatto dell’esito che tale concetto solo ‘economico’ di efficienza genera nel diritto amministrativo, nella parte conclusiva l’autore si propone di ricostruire un concetto “giuridico” di efficienza.