Il ricorso a strutture o “costruzioni artificiali”, così come lo sfruttamento delle “disarmonie” esistenti tra le legislazioni nazionali, ha l’effetto di esacerbare la perdita di entrate fiscali. La lotta all’evasione fiscale e agli schemi di pianificazione fiscale aggressiva non può prescindere da interventi mirati, comuni e coordinati, diretti ad agevolare l’accesso alle informazioni sui flussi di denaro e la tracciabilità dei pagamenti. A tale scopo, la trasparenza degli ordinamenti fiscali, l’eliminazione del segreto bancario e la cooperazione amministrativa tra Stati assumono un ruolo decisivo. L’effettiva implementazione dello scambio di informazioni, in tutte le sue forme (su richiesta, automatico, spontaneo, ecc.), rappresenta la risposta più efficace alle pratiche che minano base imponibile e gettito fiscale degli Stati.